di Andrea Tornielli
Benedetto XVI è divenuto il papa delle sorprese con la sua rinuncia nel 2013 e oggi se ne ha conferma con la pubblicazione delle sue Ultime conversazioni(Garzanti). Le sue posizioni spiazzano i più zelanti tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori: ambedue hanno spesso divulgato un’immagine distorta di Benedetto.
Rischio strumentalizzazione
Questi colloqui con il giornalista Peter Seewald presentavano il forte rischio di un impiego strumentale da parte degli ambienti avversi a papa Francesco.Ratzinger, invece, ha forti parole di stima per il suo successore, senza mai toccare le questioni ecclesiali da lui affrontate e le sue scelte, come se non volesse offrire pretesti. Inoltre, secondo Seewald, la pubblicazione delle conversazioni è avvenuta con l’esplicito consenso di Francesco. Si può, allora, ipotizzare a ragion veduta che il libro sia anche il frutto di un’intesa tra Ratzinger e Bergoglio per delegittimare alcuni degli argomenti usati contro quest’ultimo.
I temi toccati sono tantissimi e mi soffermo solo su tre aspetti che trovo particolarmente significativi: il profilo teologico di Ratzinger che emerge dalle conversazioni, la rinuncia e la successione, la questione della continuità-discontinuità tra Benedetto e Francesco.
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento