Parole semplici e dirompenti nello stesso momento: sono quelle che papa Francesco ha pronunciato di fronte alle 30 ragazze salvate dalla prostituzione dalla Comunità Giovanni XXIII. Il papa le ha incontrate venerdì scorso, a sorpresa. Le sue parole mi ricordano un’espressione di mons. Boccaccio di fronte ad una donna che veniva a chiedergli aiuto per il marito perso dietro alle prostitute dell’asse attrezzato: quelle donnacce… diceva la donna e don Salvatore: di’ piuttosto: quegli omacci che ci vanno!
Ecco la cronaca dell’incontro a cura di Michele Raviart
Papa Francesco, nell’ambito dei “Venerdì di Misericordia”, si è recato ieri pomeriggio in una struttura romana della “Comunità Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi, dove ha incontrato 20 donne liberate dal racket della prostituzione e lì ospitate. Tutte hanno subìto gravi violenze fisiche e hanno in media 30 anni di età. Sei di loro provengono dalla Romania, quattro dall’Albania, sette dalla Nigeria e tre da Tunisia, Italia e Ucraina. La visita del Papa, si legge in un comunicato della Sala Stampa vaticana, è un richiamo alle coscienze per combattere la tratta di essere umani, più volte definita come un “delitto contro l’umanità ” e una “piaga nel corpo dell’umanità contemporanea, una piaga nella carne di Cristo”. Tra i presenti anche il responsabile generale della Comunità, Giovanni Paolo Ramonda, due operatori di strada, la responsabile dell’appartamento e don Aldo Bonaiuto,assistente spirituale della Comunità, che ha raccontato le emozioni di questo incontro
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