di Luca Annunziata
Può un semplice giochino da cellulare stravolgere la vita di tutte le grandi città del pianeta? Pokemon Go dimostra di sì: hanno fatto il giro del mondo le immagini di frotte di appassionati del nuovo passatempo globale che rincorrevano un pokemon leggendario a Central Park, ma le notizie singolari si rincorrono da tutto il mondo. I più felici di tutto questo, c’è da scommetterci, sono i dirigenti di Nintendo: era da tanto che l’azienda nipponica non godeva di tanta attenzione mediatica, e gli effetti positivi per gli affari non hanno tardato ad arrivare.
In pochi giorni le azioni Nintendo hanno scalato l’indice azionario, e ora le fortune dell’azienda creatrice della Wii sono indissolubilmente legate a quelle dei Pokemon: la capitalizzazione in Borsa è raddoppiata, e paradossalmente ha superato quella di Sony che ha senz’altro un catalogo e un fatturato decisamente superiore a quello di chi produce essenzialmente una console casalinga, una portatile e una manciata di giochi. Una fortuna insperata che aiuterà Nintendo a cavarsi dalla secca nella quale le scarse vendite della Wii U l’hanno relegata.
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