di Renato Stanco
I tele-utenti, quelli che pagano il canone, possono passare un’estate tranquilla.
In autunno poi si vedrà. Dopo una girandola di voci su possibili recuperi dell’arretrato – cioè di bollettini arrivati e mai pagati – da inserire nella bolletta elettrica, il ministero dello Sviluppo economico ha finalmente risolto un po’ di dubbi.
Con una nota informale il dicastero di via Veneto ha precisato che «nella bolletta elettrica non saranno addebitati eventuali arretrati non pagati del canone Rai».
PRIMA TRANCHE DA 70 EURO. Insomma, a luglio si pagano soltanto i 70 euro della prima tranche della tassa dovuta per il possesso di un televisore, mentre i restanti 30 dei 100 complessivi saranno incassati successivamente.
Il timore che il Mise mettesse mano agli arretrati era più che un timore, tanto da aver indotto le associazioni dei consumatori a chiedere ripetutamente chiarimenti.
È ovvio che la nota del ministero non esclude affatto la possibilità che il governo vada a caccia degli evasori con altri mezzi, magari delegando l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia, ma come detto si tratta di una possibilità e non di una certezza.
INEVITABILITÀ DEL TRIBUTO. A rafforzare questa ipotesi è arrivata una sentenza della Cassazione che ribadisce l’inevitabilità del tributo, annullando una decisione della Commissione tributaria del Lazio che aveva fornito una scappatoia al contribuente.
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