di Francesco Floris
Quando mangiate fate attenzione ai colori di cosa c’è in tavola? Il pensiero del cibo vi preoccupa più di tre ore al giorno? Al supermercato vi capita di sentirvi confusi? Spesso mangiate da soli? Se avete risposto di sì a tutte e quattro le domande allora siete malati: si chiama Ortoressia e si tratta di una psicopatologia che porta le persone a comportamenti maniacali nei confronti della ‘‘sanità’’ del cibo.
Il termine è stato coniato nel 1997 da Steve Bratman, dietologo californiano che si definisce un ex-ortoressico. Voleva indagare la propria condizione personale ma anche le manie alimentari che si sono diffuse proprio sul finire del secolo scorso, dopo gli scandali più o meno gonfiati, della mucca pazza e, qualche anno dopo, dell’aviaria.
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