di Domenico Agasso jr
Che cos’è un Giubileo?
Anticamente per gli ebrei era un anno dichiarato santo che cadeva ogni 50 anni, nel quale si doveva restituire l’uguaglianza a tutti i figli d’Israele, offrendo nuove possibilità alle famiglie che avevano perso le loro proprietà e la libertà personale. Adesso si chiama Giubileo universale. La Chiesa ne ha dato un significato più spirituale. Ora consiste in un perdono generale, un’indulgenza aperta a tutti.
Quali sono le sue origini?
Si ricollegano all’Antico Testamento, come spiega il sito della Santa Sede: «La legge di Mosé aveva fissato per il popolo ebraico un anno particolare: “Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel Paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, Né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è il giubileo, esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. In quest’anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo” (Libro del Levitico)». La celebrazione del Giubileo prevedeva, tra l’altro, «la restituzione delle terre agli antichi proprietari, la remissione dei debiti, la liberazione degli schiavi e anche il riposo della terra».
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