di Alberto Negri
Prima di abbattere il Califfato ci sarà un’altra resa dei conti. Perché la stampa Usa e britannica, dopo gli articoli sul petrolio siriano di qualche giorno fa, non ne parla? Forse non è un caso: la produzione del Califfato non incide, si tratta di poche migliaia di barili acquistati dai turchi e da Assad.
Il petrolio è solo il tentativo di trovare un casus belli: la Russia vuole punire Erdogan anche militarmente e forse darà armi ai curdi siriani e del Pkk come fece in passato in nome del marxismo-leninismo. I nemici cambiano, le ideologie crollano ma le guerre restano con le loro spine nel fianco. I russi vogliono punire la Turchia e non solo per la Siria. Per un decennio il terrorismo ceceno ha avuto la sua direzione strategica nella Istanbul asiatica: per questo Putin accusa Ankara di uccidere i soldati russi. Siamo alla resa dei conti di una vicenda accantonata e che riaffiora in maniera prepotente: i reciproci scambi di accuse per qualche migliaio di barili appaiono ridicoli a confronto dei miliardi in ballo nei gasdotti del Mar Nero.
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento