di Lara Schaffler (da facebook)
oggi ho portato mio nipote a spasso col passeggino. L’itinerario è Madonna della pace, piazza, via Magenta, Padre Pio, Giacomo Matteotti e si chiude il cerchio.
Questo post non vuole essere una critica, ma uno spunto di riflessione per risolvere alcuni problemi di carattere urbanistico ereditati da tempo immemore ed altri legati all’educazione civica che scarseggia. Quindi, bando a speculazioni politiche mi limito ai fatti segnalandoli a voi e a chi ci amministra.
Metà almeno degli scivoli non si incontra dall’altro capo della strada, pertanto da un lato posso attraversare e dall’altro non posso risalire. Gli scivoli sono mal costruiti: hanno tutti un piccolo dislivello che fa piantare le ruote, costringendomi ad impennare il passeggino. Molti tratti di marciapiede sono inagibili per le ruote, stretti o con scalini che mi costringono a procedere per strada insieme alle automobili.
Spesso le auto sono parcheggiate davanti agli scivoli, sulle strisce pedonali, ingombrando il marciapiede o addirittura sul
marciapiede costringendomi a passare per strada.
Mi chiedo: chi ha dei bimbi col passeggino o chi ha problemi motori e deve necessariamente muoversi su ruote come fa? I fiori e le fontane sono belli se tutti, ma proprio tutti possono goderne. Oggi, mentre cercavo di superare tutte queste difficoltà, pensavo proprio a quelle persone che sono su una sedia a rotelle. Perché non possono godere della città come tutti?
Perché non togliere tutte queste barriere architettoniche? Perché non mettere dei cartelli in braille ad ogni bivio? Perché non adottare misure severe e certe con chi parcheggia davanti agli scivoli? Perché?
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E perchè in Piazza Municipio, con tanto di segnale di divieto di sosta permanente, i primi a parcheggiarvi l’auto son proprio quelli che in Municipio ci lavorano?
Perchè?