di Roberto Caccia
A partire da oggi tutte le nuove abitazioni dovranno avere la predisposizione alla banda larga. Merito del decreto Sblocca Italia, appena entrato in vigore, e delle sue norme riguardanti anche la connettività delle abitazioni. “Tutti gli edifici di nuova costruzione devono essere equipaggiati con un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete”, recita il primo comma dell’
articolo 135-bis, che copre anche le case oggetto d’importanti ristrutturazioni. ![]()
Per chi si fosse perso qualche passaggio con “infrastruttura fisica multiservizio” s’intende “il complesso delle installazioni contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica”.
Una soluzione che garantisce l’accesso a Internet tramite banda ultralarga e che permette di collegare l’access point
dell’edificio con il punto terminale di rete.
Il secondo comma riguarda proprio i punti di accesso, che diventeranno obbligatori in tutti i nuovi edifici. Il terzo comma, infine, prevede che i cosiddetti “edifici smart” possano beneficiare, ai fini di cessione, affitto o vendita dell’immobile, dell’etichetta di “edificio predisposto alla banda larga”.
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