di Alessandro D’Avenia
Maturità: uno degli ultimi riti di passaggio nella nostra cultura, come quando l’adolescente veniva abbandonato nel bosco per una notte e doveva sopravvivere da solo affrontandone i pericoli per poter essere accolto nella cerchia degli adulti. La scuola di oggi riesce a rendere questo rito effettivo o si è ridotto a una pratica ormai vuota? È compito solo della scuola? L’obiettivo dell’istruzione è la cultura e la scienza, l’obiettivo dell’insegnamento è l’autonomia. Sono inseparabili, ma hanno finalità specifiche che è bene distinguere per poi poterle unire. Un insegnante nell’atto stesso dell’istruire educa, e nell’educare istruisce. Chi separa forzosamente queste due dimensioni pensando di poterle agire separatamente produce: o nozionismi che saranno presto dimenticati, non avendo presa sulla persona nella sua interezza, confinate solo in una zona periferica e non utile all’autonomia; o automi, cioè uomini e donne che ripetono gesti che non hanno vagliato personalmente ma si sono attaccati addosso per imitazione e contagio, non per interiorizzazione.
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A proposito di educazione nell’insegnamento, un maestro in questo è Walter Lewin, docente al MIT di cui si possono vedere anche le lezioni su youtube.