Il marito ami la moglie come Cristo «ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei». Il Papa ieri per spiegare cos’è il matrimonio cristiano ha citato le parole di Paolo agli Efesini. Poi ha guardato in faccia la gente presente all’Udienza e ha domandato: «Ma voi mariti che siete qui presenti, capite questo? Amare la vostra moglie come Cristo ama la Chiesa? Questi non sono scherzi, ma cose serie!».
Non sono scherzi. Ma occorre ridire di nuovo ciò che, nel tempo, tende a venire dimenticato: la splendida, audace radicalità del matrimonio cristiano. Doveva essere dirompente, in tempi in cui la donna non era nulla, la nuova legge. Quel formare i due una carne sola, il «mistero grande» annunciato da Paolo. «La rotta – ha detto il Papa – è così segnata per sempre, la rotta dell’amore: si ama come ama Dio, per sempre». E forse, tra i più giovani, qualcuno ieri avrà sussultato: che pretesa immensa, che domanda infinita c’è, in una tale prospettiva. In anni in cui l’amore è sempre più effimero, e occorre ormai quasi più tempo per organizzare la festa di nozze che per dividersi, la radicalità della proposta cristiana sembra ancora più temeraria, e quasi folle.
Amarsi come ama Dio, per sempre.
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