Da Adnkronos Regione che vai, spesa sanitaria che trovi. Così capita che in alcune regioni si spenda il triplo, rispetto ad altre, per mantenere le ex asl e gli ospedali. E’ il caso del confronto tra Lazio e Campania: nei primi 11 mesi dell’anno i trasferimenti pro capite sono stati pari a 2.044,99 euro contro i 659,2 euro, si tratta del 210,2% in più. Secondo quanto emerge dai dati contenuti nel sito ‘soldipubblici.gov.it’, elaborati dall’Adnkronos, i trasferimenti correnti alle aziende sanitarie (ex asl) sono arrivati a 67,3 miliardi di euro, per un costo pro capite medio di 1.123,9 euro. Mentre alle aziende ospedaliere sono arrivati 12 miliardi, per una spesa pro capite di 200,49 euro. In totale, da gennaio a novembre i trasferimenti sono arrivati a quota 79,3 mld, pari a 1.324,39 a cittadino.
Rispetto alla spesa media nazionale procapite, quindi, il sistema sanitario laziale spende il 54,4% in più per ogni cittadino. Nel dettaglio, da gennaio a novembre per le ex asl sono stati spesi 10,28 miliardi nel Lazio, superata dalla Lombardia con 10,84 mld e seguita dal Veneto con 7,47 mld. Mentre per le aziende ospedaliere il trasferimenti più consistenti sono andati al Piemonte, con 1,72 miliardi, seguita dalla Lombardia con 1,67 mld. Agli ultimi posti, per trasferimenti sanitari, si posiziona il Molise con 462,6 milioni, preceduto dalla Basilicata con 857 mln e dall’Umbria con 1.154,6 mln. Nella lista dei trasferimenti ospedalieri all’ultimo posto c’è il ancora il Molise con 20,8 mln, preceduto anche in questo caso dalla Basilicata con 137,9 mln e dalla Liguria con 204,5 mln.
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