Fu un innovatore? Portò gli stilemi della lirica nel canto sacro? O fu obbediente nell’applicare le stringenti norme della chiesa tendenti ad evitare sconfinamenti tra i vari generi musicali? Fu influenzato dalle correnti di pensiero della prima metà del 900 o la sua formazione ecclesiastica lo tenne indenne dalle influenze del modernismo? E’ stata interessantissima la discussione tra il prof. Marcello Carlino, professore di letteratura italiana alla Sapienza e presidente del Conservatorio di Frosinone, e p. Michele Colagiovanni, biografo di Licinio Refice di cui l’11 settembre scorso, ricorreva il 60° anniversario della morte, avvenuta a Rio De Janiero, mentre portava in tournée una delle sue opere più famose, Cecilia. Morì durante le prove del coro che cantava proprio l’invocazione di Cecilia: l’azzurro dei cieli entra in me. Refice fu molto famoso in vita, ricercatissimo: la sua musica ebbe come interpreti i più grandi musicisti del tempo, a cominciare da Arturo Toscanini che ne diresse molto opere. Poi, dopo la morte, il declino della fama: proprio la necessità di conoscerlo ancora di più ha spinto il Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres a promuovere un’azione scenica, curata da Mariagrazia Molinari, con l’esecuzione di diversi pezzi di Refice, sia per coro che per soli. L’azione scenica si è svolta nella Chiesa Collegiata di S. Giovanni Battista a Ceccano, che l’11 settembre ricordava anche l’anniversario della scomparsa tragica di mons. Antonio Piroli che ne era stato parroco per 40 anni. I brani del repertorio di Refice erano affidati alle voci di Vittoria D’Annibale, soprano, Cinzia Cristofanilli, soprano,
Mariagrazia Molinari,soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore, accompagnati dalla pianista Chiara Olmetti e dall’organista Alessandra Maura. Il Coro era quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres. La direzione di Mauro Gizzi
Qui le foto di Paolo Micheli Refice, Refice
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento