di Antonio Nalli
A volte mi capita di soffermare lo sguardo in piccole cose, scatenandomi in una serie di riflessioni. Questa mattina, ad esempio, ho colto l’immagine di un fiore per pochi, pochissimi istanti e mi son posto il seguente interrogativo: chi ha deciso che le rose rosse o comunque le rose in generale, sono il fiore per eccellenza da regalare ad una persona che si ama? Probabilmente sarà una domanda sciocca ed avendole regalate, in più di un’occasione, mi accorgo ora di essere stato anche io vittima di questa contagiosa “diceria”. Al tempo stesso,
però, sono giunto alla conclusione che se dovesse capitarmi di regalare un fiore ad una donna di cui sono innamorato, saprei certamente cosa scegliere e
non sceglierei più tra le rose. E’ il papavero, per me, il fiore dell’amore per eccellenza, perché cresce libero, spontaneo e viaggia… Si, viaggia: lo vedi solitario ed imponente lungo i bordi delle strade, siano esse di campagna o città, i binari della ferrovia, quasi a salutare felicemente ogni passante. Macchia distese di
campi, dipinti di Monet e pareti di musei. Impavido, tra le spighe di grano, resta a sfidare qualsiasi avventura, senza bisogno di alcuna spina per difendersi. Non è sfacciato o pungente, ma armonioso, delicato, orgoglioso. E’ il papavero il simbolo dell’amore vero, dell’amore spontaneo, dell’amore che non nasce per gioco, forzatura, interesse, ma per Amore appunto…
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