Dopo due mesi finalmente un cenno di risposta, ma che delusione! Avevo scritto ai Presidenti dei due rami del parlamento per evidenziare la dissonanza fortissima fra le retribuzioni del personale dipendente della Camera e del Senato con tutti gli altri del pubblico impiego, compreso il mio di insegnante, quasi 100 mila euro all’anno in meno rispetto all’usciere del parlamento che controlla i documenti o indica la direzione da seguire. Ecco la risposta della presidente Boldrini, tramite la sue segreteria (dal Senato, nulla…)
La Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto la sua e-mail e ne ha preso visione. Al riguardo, desideriamo comunicarle che la Presidente ha disposto che copia della sua e-mail sia trasmessa alla Commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che riterranno appropriate.
Con i migliori saluti.
La Segreteria della Presidente della Camera dei deputati
Ecco quello che le avevo scritto il 12 agosto: Gentile Presidente insegno da più di 35 anni nei Licei e faccio parte di diverse associazioni professionali che si occupano di scuola. Per questa ragione, più volte, ho partecipato a diverse riunioni presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica per audizioni di commissione o per convegni di gruppi parlamentari. In questi giorni Il Messaggero ha riportato all’attenzione dei suoi lettori gli stipendi del personale della Camera: così mi sono reso conto che quel signore che controlla i miei documenti all’ingresso del Palazzo di Montecitorio, dipendente statale come me, ma senza alcuna responsabilità nell’educazione delle giovani generazioni di questo Paese, riesce ad avere uno stipendio che supera di 100 mila euro il mio… E proprio in questi giorni il governo ha bloccato per altri due anni il rinnovo del contratto… Non le sembra una sostanziale ingiustizia cui andrebbe messo riparo immediatamente? E non si
parli di diritti acquisiti: quelli relativi alle pensioni, compresi i miei, sono stati cancellati nel nome della scarsità delle risorse. Per i dipendenti della Camera e del Senato non è così? Ho fiducia che Ella vorrà porre mano immediatamente alla vicenda visto che la Camera si autoregolamenta anche per gli stipendi del personale. Attendo fiducioso una Sua comunicazione.
Sic!
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