di Alessandro Longo, per www.ilsole24ore.com
Prepariamoci a tre anni di grossi cambiamenti nelle nostre città, in nome delle nuove reti banda larga. Vedremo spuntare antenne sui tetti – e su vari tralicci, in campagna – per il mobile di quarta generazione (Lte). Circa cento città conosceranno importanti “lavori in corso”, per scavi in fibra ottica. E nei principali 30 capoluoghi ci sarà anche qualcosa in più: gli operatori andranno a bussare nei condomini per cablare la fibra fin dentro le case.
Adesso che tutte le carte degli operatori sono sul tavolo, è possibile immaginare quello che vedremo. Grandi opere: per circa 8 miliardi di euro da qui al 2015. Arriviamo a questa cifra sommando gli annunci degli operatori sulle nuove reti. Confrontandoli, si scopre per esempio che quella più diffusa sarà l’Lte: Telecom Italia promette di raggiungere il 40% della popolazione entro il 2014 (con mezzo milione di euro d’investimento in antenne). È il solo operatore ad aver dichiarato la copertura di medio periodo, ma è prevedibile che gli altri non saranno da meno. «Per alcune antenne dovremo anche potenziare il backhauling – il collegamento al resto della rete – in modo da supportare le alte velocità permesse dall’Lte (100/50 Mbps a livello di cella)», dice Roberto Opilio, responsabile Technology di Telecom. Ancora nel 2011, la maggior parte delle antenne Telecom aveva un backhauling su semplice rame. Nei suoi piani 2014, il 60,3% sarà in fibra, mentre il 32% sarà in ponte radio ad alta capacità (centinaia di megabit).
Continua a leggere qui come-cambieranno-citta-larrivo-162721.shtml?uuid=Abu2465G
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento