di Manuele Gandin per www.famigliacristiana.it
Il ministro Patroni Griffi ha osato fare ciò che nessuno osava:mettere ordine negli enti locali. Come per esempio unire Parma e Piacenza senza farne un ducato.
Gli Albani si comportavano… da provinciali, appunto: mettevano quella pietra, giorno dopo giorno, un po’ più in là, guadagnando a ufo terreno che i Romani s’erano assegnati in virtù del fatto che loro erano “cittadini” e gli altri “burini”, provinciali. Né le cose andarono meglio nel Medioevo, visto quanto Dante ci parla di divisioni e battaglie, potere e politica, complotti e spartizione di terre proprio in quella Toscana madre della lingua unificante la nazione intera, dalle Alpi al Lilibeo. Inevitabile, così, che l’Italia una ma pur sempre divisa, sia stata il Paese dei cento campanili, dove ogni metro di terra scandisce la “differenza” delle genti, sempre pronte a sconfinare dal suddetto campanile al campanilismo. Basterebbe pensare alle cinquecento sfumature d’accento e dialetto da un chilometro all’altro in quasi tutte le regioni.
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