Durante il programma televisivo “Cominciamo bene” di Rai3, andato in onda giovedì 26 luglio e condotto da Giovanni Anversa e Arianna Ciampoli, è stato trattato un argomento assai controverso che ogni tanto torna alla ribalta: “Legalizzazione e tassazione della prostituzione”. Prendevano parte alla discussione Antonio Morina, Tributarista, l’on. Carolina Lussana, deputata della Lega, Bia Sarasini, scrittrice e giornalista e Pia Covre del movimento per i diritti civili delle prostitute.
La trasmissione è iniziata con la presentazione di alcune cifre, frutto di una delle ultime inchieste che ha messo ancora una volta in evidenza un dato impressionante: oggi in Italia ci sono circa settanta mila prostitute e circa nove milioni di clienti al mese, per un giro d’affari mensili di novanta milioni di euro. Un “business” che potrebbe fruttare allo Stato 260 milioni di entrate in tasse all’anno.
Durante la trasmissione si è discusso della prostituzione – ossia della vendita del corpo di una persona – come se si trattasse di un qualsiasi lavoro autonomo, quindi soggetto alle leggi di mercato. Di conseguenza, si sosteneva la necessità di un pagamento delle tasse come avviene per tutti i lavoratori autonomi.
Il dibattito si è svolto con serietà, ma anche con diversità di approcci e di vedute. Ancora una volta era predominante il bisogno e la richiesta di una normativa per colmare il vuoto legislativo lasciato dalla legge Merlin del 1958, quando, dopo dieci anni di discussione, è stata decisa la chiusura delle case di tolleranza in cui le donne erano schedate come meretrici.
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