È appena uscito in libreria il saggio La grande contrazione (Milano, Feltrinelli, 2012, pagine 325, euro 25) di Mauro Magatti. L’autore, sociologo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, propone una lettura della società contemporanea andando alle radici culturali e spirituali dell’attuale crisi economica. Temi affrontati anche in un articolo scritto per la «Rivista del clero» (3/2012) di cui riporto alcuni stralci.
Il XX secolo segna un passaggio di straordinaria importanza nella storia secolare della cultura occidentale. All’interno delle scienze della natura interviene infatti un cambiamento epistemologico fondamentale. Mi riferisco al fatto che l’idea che noi come contemporanei abbiamo della materia oggi è completamente diversa da quella del passato: la materia, nella sua intima costituzione è ridotta a campo energetico, viene “smaterializzata”. A partire dalla teoria della relatività di Einstein, abbiamo imparato a pensare la materia come energia. Ciò rappresenta una fondamentale soluzione di continuità nella nostra rappresentazione della realtà.La materia, infatti, diventa energia altamente condensata, energia che può essere liberata: dalla materia all’atomo, dall’atomo alle particelle subatomiche, dalle particelle subatomiche ai pacchetti di energia, dai pacchetti di energia alle superstringhe vibranti fino al vuoto quantico.
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