Registro un intervento dell’avv. Filiberto Abbate sulla gestione dell’emergenza neve, in cui il legale indica precise responsabilità:
La nevicata eccezionale non è più straordinaria della bufera dell’antipolitica che sempre finisce per generalizzare, ovviamente, con obbiettività pelosa, additando al pubblico ludibrio l’avversario e indulgendo sugli amici. Certo, molte sono state le mancanze e l’improvvisazione è stata il denominatore comune degli interventi, però le responsabilità non sono soltanto dei sindaci, ( che ci sono tutte senza distinzione per il colore della casacca) ma anche di alcuni livelli di “intoccabili” dei quali si deve sempre “parlar bene”.
Perché, allora, sui media nazionali si vedono continuamente immagini di altre regioni,pur duramente colpite, ma non c’è nessuna notizia della reale situazione in Ciociaria? Perché per la seconda volta in una settimana, le cronache sono piene di Roma Capitale imbiancata da ben … tre centimetri di neve per poche ore e nulla si dice di questa parte di regione? La Presidente Polverini ha dichiarato lo stato di calamità nella regione Lazio, sembra cosa buona ma non lo è, perchè quando arriveranno i fondi risarcimenti, ogni comune della regione potrà presentare richieste e vedremo la solita corsa agli accaparramenti con i soliti noti che risulteranno vincitori lucrando indebiti guadagni.
Questo significa che meno si vede della reale situazione di Frosinone e Provincia, meglio è per chi dovrà prendere i soldi pubblici, ma anche che chi non riesce a far transitare le notizie è complice della mistificazione oppure non conta nulla nel mondo dell’informazione. Chi sono dunque gli intoccabili che hanno sbagliato ma che devono apparire fari di certezze per tutti?
Il Prefetto: ha emesso l’ordinanza di chiusura degli uffici pubblici per il 6 febbraio e per il 9 e 10, ma per gli altri giorni? Ma quando si ordina la chiusura degli uffici pubblici si deve anche prevedere la sospensione dei termini in scadenza (pagamenti, bollette, tasse varie, depositi ecc) invece nulla di tutto ciò, però si invitano i cittadini a non uscire di casa. Bel dilemma: uscire creando traffico o saltare la scadenza?

Anche il Tribunale ha fatto la sua parte, udienze sospese ma aperte le cancellerie tutti i giorni, la mattina di mercoledi poi tutto in funzione, ma i piazzali di parcheggio non erano stati sgombrati, così alle difficoltà di viabilità sulla Monti Lepini si è aggiunto il caos di chi andava in Tribunale ma doveva parcheggiare nelle aree circostanti ancora coperte di neve.
Altro capitolo per le “unità di crisi”: i primi mezzi attrezzati per aprire le strade si sono visti soltanto da lunedi (nevicava dal venerdi precedente) ed hanno aperto varchi sulle strade ma creando veri muri di neve e ghiaccio ai lati del percorso. La neve si è subito compattata e ci vorranno settimane per ripristinare piena funzionalità. Serviva un ingegno particolare per capire che insieme alle ruspe si devono organizzare gli autocarri per l’evacuazione della neve in aree decentrate? E gli autocarri in questa provincia non mancano di certo, ed erano disponibili anche gratis!
Per non dire della linea di comando delle unità di crisi, ognuno aveva la sua “piccola unità operativa” ed agiva senza un organico coordinamento con gli altri, così ho visto militari dell’Esercito mandati in città, armati di pale ma senza veicoli di supporto per la rimozione. Chi doveva farli trovare questi mezzi ai militari venuti da alti centri? Ovvio chi li ha chiamati, pensando che così avrebbe potuto fregiarsi di un titolo di merito ma senza avere programmato l’intervento.
Si potrebbe continuare all’infinito con gli esempi. Prendiamo atto che tutte le Istituzioni hanno mostrato il loro lato debole, non solo la politica è stata fallimentare. Diciamo pure che purtroppo ci sono tanti sciacalli che si accingono a concludere lucrosi affari sulla “nevicata”, sfregandosi le mani non per il freddo ma per i guadagni illeciti che ne trarranno.
Purtroppo, per tutti noi, si tratta di ragionamenti condivisibili
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