Ce le spiega Massimo Introvigne, studioso di nuove religioni, sul sito www.labussolaquotidiana.it
2012, tutte le bugie sui Maya
di Massimo Introvigne
La Bussola Quotidiana ha già avuto occasione di consigliare per il 2012 ai suoi lettori – per rispondere allo sciocchezzaio che impazza secondo cui si tratterebbe dell’anno della fine del mondo – il bel libro di Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari “2012 – Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme 2010). Questi antidoti sono necessari perché le sciocchezze continuano, anche su quotidiani apparentemente «seri». La storia, tutta la storia finirà il 21 dicembre 2012, si ripete, lo assicurano i Maya. Vale la pena allora di chiederci che cosa c’è – eventualmente – di vero in questa storia che sta facendo ancora una volta il giro del mondo.
Per rispondere con una parola sola: nulla. Cominciamo con una risposta di buon senso, che però nei discorsi di questi giorni va completamente perduta. Ammettiamo – ma vedremo in seguito che non è così – che gli antichi Maya abbiano davvero previsto la fine del mondo per il 21 dicembre 2012. Questo ci direbbe qualcosa sui Maya, ma nulla sulla fine del mondo. La cultura e le credenze dei Maya non sono “la verità”, ed è strano che qualcuno oggi le prenda come guida infallibile. Per esempio, i Maya credevano che gli dei avessero bisogno di sacrifici umani, un elemento assolutamente centrale nella loro cultura Credevano anche che migliaia di sacrifici umani avrebbero reso i loro regni invincibili ed eterni. Non è successo: i regni Maya sono stati spazzati via dalla conquista spagnola. Elementi non secondari, anzi fondamentali della visione del mondo dei Maya si sono rivelati falsi.
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