di Angela Bellini per Il tesoro nel campo
Che me ne faccio di tutta questa polvere?
Mi chiedo ogni tanto, dove la polvere è il dover pensare a mille cose, tutte di seguito e in continuazione… l’elenco è inutile, pensate al programma di una qualunque giornata dopo l’8 gennaio! Ebben lo so, che la organizzazione è primaria, che una giornata ben organizzata contiene molto di più in termini educativi… però alla fine a me sembra di non fare più educazione per i bambini, ma soltanto programmazione… che come la polvere, sembra tanto importante da pulire, e poi alla fine si dissolve in un nulla, come se tutto l’impegno messo lì, a far funzionare le giornate non fosse mai stato profuso…
Ci ripensavo su prima della pausa natalizia, e poi ci sono state le lunghe mattine invernali in cui unici protagonisti sono stati i regali di Natale, gioco, gioco e poi gioco (i compiti li avevamo già finiti!)… gioco, in cui il mio compito organizzativo era ridotto a meno infinito. E mi sono accorta che non ci sono soltanto gli stracci mangiapolvere, ma anche l’educatore è mangiapolvere, per definizione!
Animatori alle prese con la programmazione del nuovo anno di oratorio o di gruppo, mamme e papà che guardate le agende di gennaio, maestri che preparate le schede per le attività curricolari, facciamocene una ragione, è così: tocca a noi. Mangiarci tutta la polvere organizzativa e lasciare luccicare le proposte che abbiamo organizzato.
Non con rassegnazione però, con fiducia, invece! Non è che siamo insostituibili, ma è che siamo indispensabili agli altri per la nostra fantasia, senso critico e idee, per organizzare le attività, ma soprattutto per noi: vogliamo lasciare la nostra vita incompiuta perché nessuno ci ringrazia abbastanza? Passare il tempo a lamentarci di quando sia difficile organizzare? Resistere solo per resistere e dirci quanto diamo bravi? Eh dai, che noia!
Fiduciosamente, auguri di un buon anno organizzativo a tutti e con un sacco di polvere!
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