di Moreno Migliorati
Come è distribuito il cristianesimo a livello mondiale? A questa domanda (particolarmente interessante in questo periodo natalizio che stiamo vivendo) intende rispondere un interessante studio del centro di ricerche Pew Forum. Dal medesimo (svoltosi in oltre 200 Paesi) emerge che i cristiani nel mondo sono circa 2,18 miliardi, quindi circa un terzo della popolazione mondiale, che nel 2010 assommava a circa 6,9 miliardi di individui. Il cristianesimo è tra l’altro così diffuso a livello mondiale –come evidenzia lo studio- che nessun Paese o nessuna regione può affermare di esserne il centro.
La parte più interessante del rapporto è senz’altro quella in cui si mostra come, nell’ultimo secolo, ci sia stato un vero e proprio spostamento del baricentro: nel 1910, infatti, circa due terzi dei cristiani vivevano in Europa. Oggi, la
percentuale dei cristiani europei è di circa un quarto (per l’esattezza il 26%). La maggior parte di essi (oltre un terzo) vive nelle Americhe (37%) mentre circa un quarto vive nell’Africa Sub-Shariana (24%) e circa uno su otto in Asia e nel Pacifico. Da evidenziare anche che la più bassa concentrazione di cristiani si trova proprio là dove il cristianesimo ha avuto inizio e si è inizialmente sviluppato più velocemente: Medio Oriente e Nord Africa (4%).
Per quanto riguarda le divisioni interne, circa la metà dei cristiani sono cattolici, il 37% protestanti, il 12% ortodossi, mentre la restante percentuale appartiene ad altre confessioni. Quasi la metà di tutti i cristiani (evidenzia ancora lo studio) vive in appena dieci Paesi di cui tre nelle Americhe (Stati Uniti, Brasile e Messico) due in Europa (Russia e Germania) due nella regione Asia – Pacifico (Filippine e Cina) e tre nell’Africa Sub- Sahariana (Nigeria, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia).
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Un buon Natale e un ottimo anno nuovo 2012.Mentre leggevo questo articolo,caso strano,in televisione – REDE GLOBO-trasmettevono un programma sulle religioni in Brasile.Per la religione cattolica “UN CALVARIO” :nel 1872 erano il 99,72%–nel 1980 –l’88 %—nel 1991 –83,34—-nel 2003–73,79%—–nel 2009—68,43—-nel 2011 si prevede ancora un calo molto forte.In ascesa sono GLI EVANGELICI che sono stimati a fine 2011 intorno ai 57 milioni,e nel 2020 raggingeranno il numero di 109 milioni.A Rio de Janeiro i cattolici già sono sotto il 50%.In questo dibattito si diceva che il 90% dei giovani non sono cattolici e che la religione cattolica non si è adeguata al cambiamento,anche in riferimento al CELIBATO,si preferisce un prete sposato,ecc. Io mi auguro che il prossimo PAPA sia brasiliano,speriamo bene.Auguri.