Fibrillazione nel mondo scolastico fabraterno per la razionalizzazione delle scuole primarie e secondarie di primo grado(quelle che si chiamavano elementari e medie): riunioni di genitori, incontri con l’amministrazione comunale, lettere aperte, dichiarazioni di consiglieri comunali. Insomma una gran confusione per una vicenda che avrebbe dovuto invece vedere riuniti attorno ad un tavolo amministratori e dirigenti scolastici per trovare la soluzione per garantire la migliore fruizione del diritto allo studio dei bambini.
Ecco, se c’è una cosa che sembra mancare in tutto questo dibattito è proprio l’attenzione ai bambini. Ma andiamo con ordine: la legge impone che a partire dal prossimo anno scolastico non ci siano più direzioni didattiche e scuole medie ma soltanto istituti comprensivi, che abbiano cioè al loro interno scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado. Istituti comprensivi ce ne sono dappertutto e funzionano molto bene, soprattutto assicurando la continuità tra i diversi gradi dell’istruzione, Maestri e Professori si scambiano più velocemente le informazioni sui ragazzi, si organizzano iniziative volte ad eliminare il disagio del passaggio da una scuola all’altra. Insomma c’è una ragione didattica solida alla base della verticalizzazione delle scuole. Ceccano ha una situazione un po’ più complicata: due direzioni didattiche ed una scuola media; si devono costituire soltanto due istituti comprensivi. A mio parere la soluzione migliore sarebbe stata la divisione dell’attuale scuola media, riportando così le cose a quando c’erano la Gizzi e la Sindici ma, per sostenerla, mi mancano dati molto importanti: numero delle aule, spazi per laboratori etc. Invece a quanto pare si stanno confrontando proposte diverse, a volte fantasiose, e in questa non chiarezza di idee sono stati coinvolti i genitori anche, da come ho percepito, con messaggi fuorvianti come quello che i ragazzi di Ceccano sarebbero andati a studiare all’Arnara. Forse varrebbe la pena ritirare ogni proposta e costituire rapidamente un tavolo tecnico che elabori la proposta migliore per il bene dei ragazzi a supporto delle decisioni della politica, troppo spesso pronta a cavalcare inutili proteste popolari
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