Ha suscitato grande scalpore il comunicato stampa con cui il ministro Gelmini ha espresso il suo apprezzamento per i risultati degli esperimenti ottenuti al Gran Sasso sulla velocità della luce, che confermano il livello di eccellenza della ricerca in Italia. Chi scrive i comunicati stampa del Ministro dell’Istruzione ha però commesso una gaffe straordinaria parlando di un tunnel, che a dire del ministero appunto, unirebbe Ginevra con il Gran Sasso, 720 km. Si tratta di una di quelle gaffe epocali di cui la storia conserverà traccia.
Ce ne sono di famosissime, alcune molto più autorevoli: valga per tutte l’edizione in latino dell’Osservatore romano, diretto dal grande Valerio Volpini, che annunciava, alla fine d’agosto del 1978 l’elezione al soglio papale di Albino Luciani, patriarca di Venezia, predecessore per 33 giorni di Giovanni Paolo II. Il giornale vaticano, che ha sempre un’edizione in latino, e quindi ha tanti latinisti nella redazione, pubblicò uno strafalcioane che qualunque studente di liceo avrebbe identificato. Ecco il testo incriminato:
Habemus Papam Albinum Luciani qui sibi nominem imposuit Ioannem Paulum I
facendo diventare il sostantivo nomen un maschile anziché un neutro… capita. La frase esatta sarebbe stata qui sibi nomen imposuit
Chi vuole diverirsi può leggere il racconto dei fatti qui page.php?w=749
Al Ministero dell’Istruzione, però, non hanno accettato le critiche sul fantomatico tunnel, né tantomeno ammesso l’errore, come si dovrebbe sempre fare.
Anzi hanno sostenuto che l’errore sia stato di chi aveva letto. Qui Paolo Attivissimo commenta ciò che è accaduto
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