Domenica mattina, due cittadini in macchina si avvicinano ai cassonetti nei pressi della Chiesetta della Madonna del Carmine a Ceccano: le automobili sono piene di sacchi neri, c’è la loro raccolta differenziata, carta, bottiglie, vetro, plastica, tutto ben suddiviso. Ci hanno speso tempo ed attenzione. Ma i contenitori sono pieni, non possono versarvi il contenuto dei sacchi… è la condizione di molti, ad un mese dall’inizio della raccolta porta a porta che per ora riguarda soltanto il quartiere Di Vittorio e, sembra, da lunedì 26 settembre anche i quartieri della città storica. Ma tutto il resto del territorio non ha in realtà alcun tipo di raccolta differenziata, nonostante i cittadini si siano abituati da tempo e si sforzino di distinguere i rifiuti. In molte contrade c’è soltanto il cassonetto comune e così si vedono cittadini che arrivano con buste differenziate e devono versare tutto nell’unico contenitore. Perché, allora, come si fa dappertutto, non indicare alcune aree, magari nei grandi parcheggi, in cui sia possibile portare i rifiuti differenziati? E’ difficile? Come pure perché non indicare un’area in cui poter depositare televisori, frigoriferi, materassi, passeggini, monitor, insomma tutta quella spazzatura che riempie le tante discariche sparse sul territorio comunale. La gente è sensibile a questi problemi, basta informarla per bene.
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