Qualche tempo fa avevamo scritto proprio su questo sito che la Regione Lazio non sapeva quanti fossero i cittadini residenti per i quali compensava i medici del Servizio Sanitario Nazionale. La realtà ha superato le mie illazioni: alcuni medici della provincia di Frosinone non soltanto riscuotevano la quota assistenziale fissa ma addirittura prescrivevano medicinali per persone defunte da tempo… Li ha scoperti la Guardia di Finanza in un’operazione che il comandante, Giancostabile Salato, ha chiamato giustamente Lazzaro.
194 medici hanno percepito somme illegittime per 125 mila euro, 90sono stati denunciati, insieme a 21 funzionari della Asl di Frosinone, segnalati alla procura della Corte dei Conti. Le fiamme gialle hanno individuato anche 5500 iscritti al SSN di cui non si conosce l’identità. Per una signora di Fiuggi, morta da 16 anni sono stati più volte prescritti farmaci, mentre nella lista degli assistiti ci sono persone nate anche nel 1873. La Signora Rosa viene assistita dal suo medico di fiducia, che riceve soldi dalla Regione per accudire la sua paziente. A Rosa, inoltre, vengono prescritte, ogni tanto, delle medicine che paga la mutua, per curare gli acciacchi dell’età. La Signora Rosa, però, è morta da sedici anni: così la Gdf ha sintetizzato il sistema che davvero sembra incredibile in un mondo fatto di computer… E’ dovuta intervenire la Guardia di Finanza per incrociare finalmente i dati dell’anagrafe con quelli della Asl. Non avrebbe dovuto pensarci qualcun altro prima del col. Salato? e se questo accade in ogni Asl..?
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