Sul dibattito attorno alla scelta strategica di favorire la circolazione delle biciclette a discapito di quella della automobili, interviene Sara Bucciarelli che scrive:
Intervengo dato che ho potuto constatare recentemente un’iniziativa simile a quella proposta dal professor Alviti. Ad Aosta il comune ha avviato un servizio di biciclette pubbliche ad uso gratuito. Il progetto si chiama “C’entro in bici”, é un servizio gratuito ed é molto semplice: ogni bicicletta é contrassegnata da un numero, chi ne usufruisce si reca al comune per prendere la chiave e lascia una cauzione. Al termine dell’utilizzo si lascia la bicicletta nella stazione apposita più vicina, al numero corrispondente. Il progetto ha avuto molto successo, sono disponibile anche bici elettriche, attrezzate, ecc.. Mi rendo conto che si tratta magari di città dove c’é molto turismo e si parla comunque di proporzioni diverse, ma senza dubbio attivare qualcosa del genere sul nostro territorio gioverebbe a tanti, ai cittadini, alla città.
A conferma di quanto scrive sara, il progetto c’entro in bici è stato adottato da molte altre città oltre ad Aosta: numerose sono quelle che non hanno alcuna ambizione turistica ma puntano ad una diversa qualità della vita, non legata al rombo delle automobili.
Qui un primo elenco di città che hanno aderito:
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