Una serata di amicizia e concordia, di ricordo e di commemorazione, di musica raffinata ma anche di impegno a costruire il domani. Così il prefetto Piero Cesari ha commentato l’applauditissimo concerto lirico del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres e dell’orchestra sinfonica Francesco Alviti in piazza S. Giovanni a Ceccano il 30 giugno, con la direzione di Mauro Gizzi e dedicato ai 150 anni dell’Unità: l’Inno nazionale, e poi Tancredi, I Lombardi alla prima crociata, Nabucco, il Mosè rossiniano, Macbeth, Traviata, Cavalleria Rusticana, Rigoletto, Turandot, Norma per capire come il melodramma sia stato davvero la colonna sonora del risorgimento italiano. Cesari, nel suo intervento al termine del concerto, ha evidenziato come la musica possa essere espressione altissima della cultura di un popolo e come debba essere valorizzata da tutti coloro che ne hanno la possibilità. Egli ha anche ricordato come sia particolarmente significativo commemmorare il Risorgimento in un Festival dedicato alla scomparsa di un giovane musicista: tanti infatti furono i giovani che in quegli anni di lotte e di sofferenze offrirono la loro vita per garantire a noi oggi la libertà. Nella serata è stato celebrato anche il ventennale dell’attività concertistica del Concentus: oltre 700 concerti in tre continenti
a partire dal 26 dicembre del 1990, con l’esordio nella chiesa di S. Maria a fiume. Una teoria infinita di manifestazioni, di festival, di concorsi, di esecuzioni che rendono onore alla musica e alla capacità organizzativa di chi fondò il Concentus e di chi lo fa continuare a vivere nonostante tutte le difficoltà.
Anche l’orchestra sinfonica che porta il nome di Francesco Alviti ha voluto celebrare il suo primo anno di attività.
Stasera, domenica 3 luglio, in piazza S. Giovanni, alle ore 21,30, ci sarà la Banda del Comune di Ceccano, diretta da Adamo Bartolini.
Qui le foto della serata dedicata al melodramma
e il libretto di sala
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