Ce lo spiega, semplicemente, Il sole 24 ore:
Piccola giostra di curiosità pasqualiLa Pasqua, oggi, è “mobile”. Ma ai primordi del Cristianesimo, la resurrezione era celebrata ogni domenica. Successivamente si decise di commemorarla solo una volta l’anno ma subito esplosero diverbi tra le varie correnti in merito alla data in cui tenere l’evento. Le controversie ebbero finalmente termine con il concilio di Nicea (325 d.C.) durante il quale si decise di affidare alla Chiesa di Alessandria d’Egitto il compito di stabilire, anno per anno, il giorno esatto del ritorno di Gesù. Ossia la rinascita della primavera.
Partendo dunque dalle norme del suddetto concilio ecumenico (che fu il primo della storia) – per le quali la Pasqua deve cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera – diventa facile desumere scientificamente tale data, basandosi sull’equinozio di primavera e sul successivo plenilunio. Purchè, per tale computo, si utilizzi il meridiano di Gerusalemme, luogo di morte e resurrezione del Cristo. La Pasqua ortodossa, però, non coincide con quella cattolica perché i fratelli d’oriente utilizzano, per il calcolo, il calendario giuliano anziché quello gregoriano. Pertanto, tale festività cade quasi sempre circa una settimana dopo quella cattolica.
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