La figura della Madre ai piedi della Croce. È uno degli elementi presenti nel testo della Via Crucis – che si vivrà questa sera al Colosseo – scritto dalla agostiniana suor Maria Rita Piccione che Marco Testi sottolinea in una riflessione pubblicata oggi sul SIR qui 5w9f6ep
“La Madre – si legge nella nota – rappresenta la figura più umana, perché il suo silenzio è in realtà un urlo: riassume in sé tutto il dolore indicibile, impossibile da dire a parole. Quando si sente sulla propria pelle il dolore di essere stato tradito, quando si è colpiti negli affetti familiari, il senso sparisce, entra il buio, si spalancano gli abissi”. “Mai un personaggio sacro ha parlato tanto quanto la Madre nella Passione, proprio perché quel silenzio solo può far gridare gli innocenti sterminati, i perseguitati, gli offesi, i nudi, coloro cioè che hanno sentito “in corpore vili” l’oltraggio di essere spogliati in pubblico di fronte allo sguardo delle madri. La Madre come qualsiasi donna che vede oltraggiato e torturato il figlio, come ogni donna che oggi ha paura per i suoi figli. Mai un silenzio ha urlato e lacerato così le orecchie di chi come noi, durante il ricordo della Passione sentono che si sta parlando di noi, di quando il dolore si fa indicibile, e ci sembra che nessuno possa avere sofferto come noi”.
Qui i testi completi delle meditazioni per la Via Crucis 2011 al Colosseo
ns_lit_doc_20110422_via-crucis_it.html
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