Ricordi, emozioni, gioia e lacrime: una sera speciale quella di mercoledì 23 febbraio, a San Giovanni, per l’esecuzione della Grosse Messe di Mozart. Una chiesa colma di pubblico, preso dalla bellezza della musica ma anche dalle tante emozioni generate dal ricordo di due giovani vita strappate dal male, quelle di Francesco Alviti e Fiammetta Misserville, cui era dedicato il concerto. E ancora le note dell’Inno, la consegna dell’onorificenza della Real Casa di Borbone al Concentus, le parole di Romano Misserville. La serata è iniziata con l’esecuzione del Canto degli Italiani: una cosa abbastanza inusitata in una chiesa ma che il Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres farà in ogni concerto, in quest’anno dedicato alla celebrazione dell’Unità d’Italia. E’ stata eseguita anche la quarta strofa, quella con il riferimento all’unione degli italiani e al comune riferimento a Dio. Quindi le note struggenti della Grande Messa che Mozart scrisse come ex voto per la guarigione della moglie Carlotta, di cui nell’autunno del 1782 aveva temuto la morte. Il musicista salisburghese non completò mai la partitura, che nel concerto viene presentata appunto nella sola edizione mozartiana: le voci soliste sono state quelle di Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore e Adriano Scaccia, basso. L’orchestra Francesco Alviti celebrava il suo primo anno di vita, nel nome del giovane percussionista scomparso nel 2009. Il coro quello del Concentus, al 20° anno di attività da quel primo concerto del 26 dicembre 1990, nella chiesa di S. Maria a Ceccano.
Apprezzamento ed applausi che sono stati poi coronati dalla consegna al Concentus della Medaglia d’Argento di Benemerenza da parte di S.A.R. Carlo di Borbone, per quanto il Coro diretto da Mauro Gizzi ha fatto per il Sacro Ordine Militare Costantiniano di S. Giorgio, ordine dinastico dei Sovrani delle Due Sicilie. E’ stato l’avv. Franco Ciufo, della delegazione del Lazio, a consegnare la medaglia a nome di Carlo di Borbone, ricordando anche la funzione contenporanea dell’ordine di San Giorgio.
La serata è stata conclusa dalle toccanti parole di Romano Misserville: il concerto ricordava l’immatura scomparsa
della figlia, l’avvocato Fiammetta Misserville, anche lei, come Francesco, dopo aver lottato vanamente contro il male. Il senatore ha messo in evidenza il dolore straziante di tante famiglie, orbate dei loro figli, e nel contempo l’importanza di istituzioni come il Concentus, come l’orchestra Francesco Alviti che cercano di trasformare in bene ciò che appare a tutti come tragico evento dell’esistenza. Per questo, ha detto, l’avv. Misserville, vi sarò sempre vicino.
Alla serata hanno perso parte anche il sindaco di Ceccano, Antonio Ciotoli, l’assessore alla cultura, Pietro D’Annibale, il vicario foraneo di Ceccano, don Giuseppe Sperduti, don Giorgio Ferretti, in rappresentanza del vescovo di Frosinone.
Il Concentus ha presentato la Grosse Messe anche a Monte San Giovanni Campano, in occasione della riapertura al culto della Chiesa di S. Pietro de Arenula, il 27 febbraio, alle ore 16; lo farà ancora il 5 marzo, alle ore 21, a Sora, nella Chiesa di S. Restituta; il 27 marzo ad Alatri, in Cattedrale, alle ore 18.
Il 6 aprile canterà il Requiem di Mozart nella Chiesa dell’Ara Coeli in Campidoglio, per l’anniversario del terremoto dell’Aquila.
Qui un video del concerto del 23 febbraio
Qui le foto del concerto di Ceccano
e di quello del 27 febbraio a Monte San Giovanni Campano
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