Sempre primi, nei veleni…

Tocca sempre a Ceccano il primato invidiabile: sempre primi nei valori dell’inquinamento atmosferico. E che valore: tre volte il limite consentito. Negli ultimi tre giorni le polveri sottili hanno raggiunto valori di oltre 150 – 160 mg per metro cubo d’aria. Roba da rimepire i polmoni di veleni ad ogni inspirazione. E, pensate, dall’inizio dell’anno siamo già a 34 sforamenti: la legge ne consente un massimo di 35!  Siamo andati a rileggere le dichiarazioni tranquillizzanti degli amministratori di palazzo Antonbelli quando chiedevamo di installare un rilevatore di polveri come a Frosinone: ora cosa diranno? Niente e purtroppo sembra che non ci sia alcuna idea oltre a ridicoli blocchi parziali del traffico. Domenica 13 sembra che lo stop sarà completo, tutti a piedi: speriamo non dimentichino qualche pubblico servizio sostitutivo, altrimenti si tratterà di un vero sequestro collettivo, soprattutto per quelli che non possono camminare. Ma cosa succede se respiriamo polveri sottili?

Leggiamo dal sito di Arpa Lazio, l’Agenzia che si occupa dello stato dell’ambiente: Vi possono essere effetti diretti sull’apparto cardiovascolare, sul sangue e sui recettori polmonari, ed effetti indiretti attraverso lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria. Effetti diretti possono avvenire con il passaggio attraversano l’epitelio polmonare fino a raggiungere il circolo sanguigno oppure attraverso l’attivazione di riflessi nervosi che comportano alterazioni del tono del sistema nervoso autonomo e possono dare inizio ad un’aritmia cardiaca. Effetti indiretti si possono avere attraverso lo stimolo al rilascio di agenti infiammatori che comportano uno stato di infiammazione sistemica. Questi effetti rappresentano una spiegazione plausibile della rapida (entro poche ore) risposta cardiovascolare, come l’incremento nella frequenza di infarto miocardio o di aritmie… Da brividi… Chi vuole continuare trova tutto qui:

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Forse tocca ricorrere alle mascherine…