Nessuno dei 13 eventi culturali per cui la Provincia di Frosinone spenderà un milione di euro riguarderà Ceccano. Neppure un euro arriverà dalla Regione per le opere di consolidamento ambientale e per la lotta alle inondazioni. Ancora due schiaffi alla V cittadina della provincia di Frosinone: è sufficiente guardare l’elenco delle 13 manifestazioni provinciali per capire come Ceccano non conti niente a Piazza Gramsci:
il Certamen Ciceronianum Arpinas;
il Liri Blues Festival;
Atina Jazz;
il Festival delle Città Medievali;
Alatri in Blues;
Fiuggi Family Festival;
Fasti Verulani;
Festival Lirico di Casamari;
Cassino Arte;
Festival Internazionale del Folklore di Alatri;
Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni;
Ascolta la Ciociaria;
Premio Letterario Val di Comino
Ci sono Alatri e Veroli per ben due volte, , lo stesso Anagni, c’è la val di Comino, con paesi che sono un quinto di Ceccano, con due manifestazioni, ci sono Arpino, Isola del Liri, Fiuggi, Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano, e così via. Una scelta politica? L’amminsitrazione Ciotoli è antipatica a Piazza Gramsci? Non sembra, perché nell’elenco ci sono città amministrate da giunte dello stesso colore politico di quella guidata da Ciotoli. Insomma è tutto come nel passato: mai una manifestazione, mai un intervento della provincia su Ceccano e sulle sue iniziative, basti pensare al gemellaggio con Avignone, al corteo e a tutto quello che comporta questo per la valorizzazione della provincia di Frosinone.
La stessa cosa è accaduta per la difesa del territorio e dei fiumi. 280 milioni per i comuni del Lazio, molti nel fruinate, zero a Ceccano che non avrà, grazie a Dio, frane ma ha sicuramente un territorio soggetto alle piene del Sacco. Niente.
E a Palazzo Antonelli, nessuno fa sentire il proprio disappunto.
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