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Immagini rare e sconvolgenti virate sui toni cromatici del rosso. Immagini che a distanza di oltre 60 anni offrono ancora allo spettatore sensazioni forti e indelebili. Un vero pugno allo stomaco. La Storia ripresa nel suo farsi e nel suo divenire, stampata su fotogrammi che, come in una rasoiata della coscienza individuale e collettiva, mostrano gli occhi e i volti dell’umanità disperata, di donne non più mogli no più madri, di bambini non più figli, orfani della speranza e del sorriso.
Immagini del Secondo Conflitto Mondiale lì dove il sangue ha colorato le acque di un fiume e l’ dove il nome di Montecassino è diventato emblema della memoria storica di intere nazioni. Immagini rare e “ferite inguaribili” che, in un mix di insegnamento e di riproposta, raccontano anche ai giovani la storia della nostra terra martoriata nei secoli. Per il sesto e ultimo incontro del seminario “35 mm di Storia” lunedì 24 maggio 2010, alle ore 14.30, presso l’Aula Magna “Francesco Alviti” del Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano, Massimo Cardillo, storico e critico cinematografico che da anni “indaga” e percorre anche i territori del rapporto Cinema-Storia, parlerà della Seconda Guerra Mondiale in Italia con particolare riferimento alla battaglia di Montecassino. Ancora una volta sarà un gigante del cinema, John Huston, a fare la parte del leone con il suo eccezionale “La battaglia di San Pietro” (Infine), un documentario con una lunga storia alle spalle. Si vedranno anche, da un programma della rete “La 7”, una serie di interviste a cura di Corrado Formigli con i volti e le testimonianze di chi, con grande e innocente stupore, proprio a San Pietro Infine qualche anno fa si riconobbe nel film del regista americano. Sarà poi proprio Huston, nel corso del documentario “War Stories” a parlarci di quella sua incredibile esperienza giovanile di cinema in divisa, una vera e propria chiamata alle armi per Hollywood nella Valle del Liri. Un’esperienza citata anche nel suo “Key Largo” – e anche di questo sarà proposta una citazione agli studenti – nelle parole di Humprey Bogart (al fianco di un bellissima Lauren Bacall) che, all’interno di un albergo infestato da gangster, racconta a un vecchio padre, del figlio morto eroicamente a Montecassino: “Solo croci su una collina…su in alto i resti di una chiesa…si vede un fiume da dove è sepolto”. Ovvero: un mito del cinema come Bogart a ricordarci cosa possa significare per gli Americani la parola “Cassino”. Altre citazioni saranno tratte da un incredibile film di propaganda anticomunista dei primi anni ’50, in cui per parla re della guerra di Corea si citano proprio le esperienze dei “Crociati” della “Campagna d’Italia”: “Da Cassino alla Corea” di A. J. Richard, che inizia con le rarissime immagini della ricostruzione dell’Abbazia e con i pulmann dei primi turisti americani al pari delle analoghe immagini di “Montecassino nel cerchio di Fuoco” di Arturo Gemmiti del 1946, film di enorme importanza epocale e documentale con Ubaldo Lay. Altra rarità assoluta sarà l’interpretazione di William Holden impegnato nel film “La Brigata del Diavolo” che racconta le gesta eroiche di un commando impegnato contro i Tedeschi a Sant’Elia Fiumerapido.
Chiuderanno il pomeriggio sequenze-omaggio tratte dai classici “Roma città aperta” di Roberto Rossellini e da “Le quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy con un collegamento telefonico in diretta con un’altra leggenda del cinema italiano: il Direttore della Fotografia Marcello Gatti.
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