CECCANO _ Piazza XXV Luglio, un sabato notte qualunque, alle due: grida inconsulte, persone che si minacciano le une con le altre, ubriachi appoggiati a vomitare ai muri delle abitazioni, bottiglie di birra lanciate da una parte all’altra della strada. Per i residenti, autoconsegnatisi in casa, una specie di coprifuoco volontario e necessario, si tratta di una notte come tante altre: hanno rinunciato ormai a poter uscire di casa, sono rassegnati al baccano, all’immondizia davanti alle pirte, al vomito degli ubriachi, allo spaccio di notte ma anche di giorno, così impunemente. Sono rassegnati a vedere tante giovani vite che bruciano sé stesse nell’inutilità assoluta di un vagabondaggio balordo. E come loro, sembra essere rassegnata tutta la città…
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