Il dramma dell’uomo di fronte alla morte: il terrore del giorno del giudizio e la misericordia di Dio che non tiene conto delle colpe dell’uomo; le trombe che risvegliano i morti nelle loro tombe e il canto celestiale degli angeli, guidati da Michele al trionfo sul male più grande, la morte. Le solenni note del Requiem mozartiano risuoneranno sabato 12 dicembre nella chiesa di S. Maria degli Angeli, Convento dei PP. Passionisti, per ricordare proprio la figura di uno di loro, P. Lino Staccone, nel ventennale della sua scomparsa. L’esecuzione del Requiem ci sarà dopo la messa, celebrata dal provinciale dei PP. Passionisti, Padre Ottaviano D’Egidio. Il Requiem del grande compositore austriaco acquista tutta una valenza particolare nel momento in cui viene eseguito per ricordare il mistero della morte: la strategia poetica del Requiem infatti pone l’idea della morte come “sorella e amica dell’uomo”, ciclo eterno della rinascita, mistero (e non della punizione) che ci attende oltre la soglia della vita. Per questo il Requiem parla ancora a noi, ad oltre 200 anni dalla sua composizione, e rappresenta una delle opere più alte dell’animo umano; un’opera senza confini, che racchiude in sé un qualcosa di assoluto. Canteranno il soprano Vittoria D’Annibale, il mezzosoprano Fabiola Mastrogiacomo, il tenore Enrico Talocco, il basso Adriano Scaccia. All’organo e al pianoforte Alessandra Maura e Silvia Palombo. Il coro è quello del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, la direzione è affidata a Mauro Gizzi. Appuntamento dunque alle ore 16 a Sora, chiesa di S. Maria degli Angeli.
Qui il programma del concerto
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