Il Comune di Ceccano accusa la provincia di infischiarsene dell’iqnuinamento del Sacco. Ecco il testo del comunicato stampa, diffuso da Palazzo Antonelli: L’amministrazione comunale ancora una volta si trova a dover chiedere che venga dato corso a tutte quelle richieste di intervento per il risanamento del proprio territorio che, nel corso degli anni si sono accumulate sui tavoli degli organi competenti.
A oggi, purtroppo nessuna risposta è ancora giunta, né d’altro canto, i rappresentanti provinciali hanno portato a compimento quelle promesse elettorali che li avrebbero voluti accanto all’Ente nella battaglia per la bonifica del Fiume Sacco.
Infatti, se pure è vero che, in modo encomiabile, la stessa Provincia ha offerto un sostegno economico all’impresa zootecnica ceccanese che più delle altre ha patito dei fermi per inquinamento da betaesaciclocloroesano, fino ad oggi alle promesse non è seguito nessun atto amministrativo concreto.
Eppure l’attuale Presidente della Provincia Iannarilli svolge anche la veste di parlamentare, dunque chi meglio di lui potrebbe cercare di far comprendere, una volta per tutte, ai suoi colleghi del Ministero dell’ambiente che le competenze in materia sono proprio di quel dicastero?. Eppure attualmente cittadini ceccanesi rivestono il ruolo di Consiglieri ed Assessori provinciali, chi meglio di loro potrebbe sollevare la questione, al fine di stimolare un’azione sinergica ed incisiva, che miri a far rinascere il Fiume Sacco, anche al sud della Provincia?.
In risposta ad un interpellanza dello stesso Presidente Iannarilli, nel febbraio 2009 il Sottosegretario all’ambiente Roberto Menia risondeva così: “Le competenze relative alle attività di caratterizzazione e bonifica sono state quindi attribuite al commissario delegato per i primi nove comuni interessati dall’emergenza ambientale e, a seguito dell’emanazione del decreto ministeriale del 31 gennaio 2008 n. 4352, di perimetrazione del sito, al Ministero dell’ambiente per i restanti cinquantadue comuni”. E, proprio per questa ragione, ancora una volta ci rivolgiamo a tutti gli enti coinvolti perché l’Amministrazione comunale non venga lasciata sola nella battaglia per il risanamento del Fiume Sacco
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