C’è un buco enorme nella parte centrale tra le due teste dei personaggi a figura nera e le tessere si staccano anche in altri punti. Così è ridotto il mosaico pavimentale del I sec. dopo Cristo che è nell’antica sala del consiglio comunale, a Palazzo Antonelli, sede del comune fabraterno.
D’altronde lo stato attuale, derivante da un folle restauro degli anni 80 in cui avanzarono secchi di tessere, prosegue, senza soluzione di continuità purtroppo, lo stato di abbandono in cui quel mosaico, praticamente sconosciuto a tutti i ceccanesi, si trovava quando i consigli comunali si svolgevano nella vecchia sala: pensate che il mosaico era coperto da due tavolacci e i consiglieri comunali lo utilizzavano come posacenere! Ora la situazione è un po’ migliorata ma lo stato di degrado del mosaico avanza con numerose lesioni derivanti dallo scollamento delle tessere in più punti. Sarebbe quindi necessario un immediato intervento di restauro che protegga quanto è rimasto prima di tutto impedendo l’ulteriore scempio e poi valorizzi il mosaico che fu trovato a Santa Maria a Fiume durante i lavori di ricostruzione del santuario bombardato dagli aerei alleati.
Sarebbe necessaria anche una collocazione diversa che faccia conoscere il bellissimo mosaico prima di tutto ai ceccanesi che lo ignorano completamente. E potrebbe essere l’occasione per mettere in moto finalmente quell’attenzione al patrimonio storico culturale della cittadina fabraterna che invece sembra essere l’ultima e più fievole preoccupazione di coloro che amministrano Ceccano. Molte volte è stata annunciata l’istituzione di un museo civico, mai attuata.
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Una vergogna siamo anche un po’ noi ceccanesi, ai quali non viene spontantea la domanda: Da dove vengono questi mosaici del I sec d.C. ?
su cogitanscribens.wordpress.com tra poco la verità