CECCANO _ Un manifesto invita tutti i cittadini della cittadina fabraterna ad impegnarsi per la raccolta differenziata: è un’iniziativa della Regione che però non tiene conto della solenne presa in giro che la campagna pubblicitaria appare ai ceccanesi. Infatti siamo ai livelli minimi tra i comuni italiani.
Basta fare un giro per le strade per rendersi conto di come non esistano piazzole dedicate, le campane per la raccolta siano messe a casaccio anche in zone rurali con pochi abitanti, in mezzo all’altra immondizia, con il rischio di farsi male se non si sta attenti. E il più delle volte risultano strapiene, soprattutto quelle per la carta. In queste condizioni è chiaro che quelle famiglie che, nonostante tutto, riescono a portare pesanti buste fino ai contenitori andrebbero considerate delle benemerite. E invece sembra che anche queste diano impiccio. La giunta Ciotoli ha inserito la raccolta differenziata tra le grandi questioni da affrontare immediatamente. Ma certo, passare dallo 0,5% al 35% come prevede la legge e al 50% come prevede la direttiva della Regione Lazio sembra davvero difficile a Ceccano. Così i manifesti e gli spot della giunta Marrazzo fanno sorridere: eppure nei comuni viciniori, anche molto piccoli, come Prossedi, è già stata avviata la raccolta porta a porta. L’immondizia si tiene in casa, la si separa in buste di diverso colore a seconda del tipo di rifiuto: passano poi gli addetti alla raccolta che portano poi i rifiuti in apposite isole attrezzate. Il metodo funziona: diversi comuni della Ciociaria hanno raggiunto la quota del 35% che vuole dire il 35% in meno di spesa per bilanci comunali asfittici. A Ceccano il capitolo per la raccolta dei rifiuti è stato già esaurito. La giunta Ciotoli si era impegnata a far partire la raccolta differenziata dal 1° gennaio scorso: addirittura c’era stato un avvicendamento in giunta per un assessore considerato poco attento alla problematica. Sono passato più di 6 mesi e nulla si vede: i rifiuti continuano ad essere ammucchiati selvaggiamente, mentre Marrazzo e Bertolaso fanno l’occhietto ai ceccanesi che si sentono presi in giro.
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