Il Signore dà, il Signore toglie. Ieri ci ha privato di un amico, un fratello, un figlio. Viene allora da chiedersi? Ma tu Signore dov’eri quando Giuseppe ieri ti invocava, quando tutti si affaticavano per ridare la vita ad un giovane ragazzo. Dove il tuo sguardo benigno era rivolto? Ho cercato una risposta e credo di averla trovata. Novello Golgota, ieri eri lì tra le urla di un padre che invocava la salvezza e la vita, e di una madre che piangeva. Eri lì, così come lo eri Duemila anni fa e più, quando Tuo Figlio moriva su quella croce per espiare le nostre colpe. Anche in quel momento c’era la stessa scena: una Madre che soffriva, un Figlio che moriva, un Padre, in cielo, che attraverso il sacrificio del proprio Figlio, ci salvava. Ne siamo certi, di fronte a questi momenti, queste sono solo parole, ma parole di verità. Giuseppe carissimo, ora Federico, novello Icaro, varca la soglia del Paradiso, spinto non da ali di cera ma dal soffio vitale di Cristo che lo aspetta a braccia aperte, come un padre il proprio Figlio. Nel pensiero e nel ricordo di ciò, asciughiamo le nostre lacrime, rinfranchiamo i nostri cuori, perché “Solo Dio sa cos’è nell’uomo, solo Lui lo sa”. Ciao Federico mio, ciao Federico Nostro.
Un Amico
Mario Antonio Tucci
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