Prof, le sue parole sono estremamente toccanti… sembrano quelle di una mamma che non sa in che termini relazionarsi con il proprio figlio adolescente, così complicato, fragile. In questi giorni, ho compreso quanto sia difficile il “mestiere” di genitore così come quello dell’insegnante. Mi chiedo se sarò mai in grado di essere una buona mamma… … siamo così imperscrutabili noi ragazzi. Solo quando cresciamo comprendiamo il senso dei vostri “NO”, dei rimproveri, che hanno come unico scopo quello di forgiarci e proteggerci dalle crudeltà di questa vita. Non sempre, però, accettiamo il vostro aiuto, credendo di potercela fare benissimo da soli e così ci chiudiamo in noi stessi con la sola compagnia di chissà quali spaventosi fantasmi. In questo momento in cui siamo tutti raccolti attorno al “sacrificio” del piccolo Federico, però, posso cogliere, dietro al volto severo del genitore piuttosto che dell’insegnante, l’amorevole apprensione che nutrite nei nostri confronti. Grazie. Arianna
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