CECCANO _ Ora che il fiume è pulito è il momento dei controlli. Lo impone la legge: la provincia deve avere un registro degli scarichi fluviali. E’ il modo più semplice per perseguire chi non rispetta le norme e per porre riparo agli inquinamenti permanenti. E però non si fa: si attenderà, di nuovo, la primavera quando le vegetazione riprenderà a crescere rigogliosa sulle sponde del Sacco e occulterà per mesi scarichi legali ed illegali. Invece ora tutti gli scarichi sono evidenti e registrabili. E’ il momento di una scelta: si tratta di mostrare che davvero si vuole lottare contro l’inquinamento e far sì che la Valle possa riprendere a vivere. Altrimenti coloro che hanno il dovere di controllare continueranno invece ad essere collusi nei confronti di chi, impunemente, specula sulla salute di quanti vivono nella Valle del Sacco ed in particolare a Ceccano dove il fiume scorre nel pieno centro cittadino. E’ il momento, questo, di cessare le diatribe di parte ed attivare quel circolo virtuoso di sensibilità comune, di disponibilità delle associazioni di volontariato, di abilità tecniche ed operative per riunire tutte le forze e riavviare quella lotta all’inquinamento che da sempre ha contraddistinto Ceccano.
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