CECCANO _ Un mare di bottiglie di plastica, di vetro, barattoli, carta, decine di discariche lungo tutto il territorio fabraterno. Sono bastati pochi giorni per trasformare la scarsa, ridicola, raccolta differenziata del comune in un nuovo fattore di inquinamento. I contenitori pieni infatti hanno impedito ai solerti cittadini, che se infischiano delle beghe comunali e fanno comunque la raccolta riciclata di depositare correttamente i rifiuti dopo averli differenziati. Anzi tutto il sistema è diventato un fattore di ulteriore e pericolo inquinamento. <<E’ da diversi giorni così – ci dice un cittadino residente nei pressi della chiesetta della Madonna del Carmine nei pressi di uno dei punti stracolmi di immondizie di vario genere – abbiamo protestato ripetutamente ma senza ottenere niente>>.Il tutto è durato diversi giorni. Pare infatti che la ditta subappaltatrice abbia sospeso lo svuotamento dei contenitori in quanto non pagata dalla ditta appaltante. Questa a sua volta lamenterebbe ritardi nell’accreditamento dei soldi da parte del comune. E così, quel pur misero servizio di raccolta differenziata si è bloccato rovesciando ogni cosa nell’ambiente. Si tratta di un episodio molto grave. Infatti la differenziazione dei rifiuti è soprattutto un fatto culturale ed educativo. Se la gente vede i suoi sforzi resi inutili, potrebbe sentirsi scoraggiata e rinunciare alla raccolta. Ora il servizio faticosamente sta riprendendo ma ciò che è accaduto conferma ancora una volta lo stato di confusione in cui versa Palazzo Antonelli su questo tema: sembra che sia in atto addirittura uno scontro tra le forze politiche su come avviare la raccolta differenziata. L’assessore, comunisti italiani, sarebbe favorevole ad un appalto complessivo, che libererebbe del personale. Al contrario il Pd vorrebbe mantenere il personale municipale, diversamente da quello che si farà per le mense, dove proprio un assessore del Pd sta appaltando tutto all’esterno. Confusione estrema, scontro elettoralistico e clientelare, città allo sbando.
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