Il baratro della raccolta dei rifiuti: Stella fornisce i numeri


CECCANO _ 83 euro a testa: tanto costa ai ceccanesi la raccolta dei rifiuti nella loro città. In tutto, quasi due milioni di euro così ripartiti: personale (n. 15 dipendenti) euro 450.000;  poco più di un milione per lo smaltimento; appalto esterno per la raccolta del 95% dei cassonetti sparsi sul territorio euro 400.000. Sono dati che vengono resi noti da Angelino Stella che in una interrogazione al sindaco contesta le spese del comune per i rifiuti. <<Sul nostro territorio – scrive Stella – ci sono n. 540 cassonetti vecchi e indecenti,  disastrati e senza coperchio, e quando piove assorbono tanta acqua che diventa  tanto peso in più per lo smaltimento dei rifiuti, pagato a peso d’oro presso il centro di raccolta competente>>. Stella fa anche due conti: <<mettiamo che piova per 40 gg. all’anno. Il peso giornaliero dei rifiuti aumenta del 20/30 % a causa della mancanza dei coperchi dai cassonetti. Il che si traduce in un esborso di migliaia di euro in più per i contribuenti. E’ il primo degli sperperi più evidenti che affliggono il servizio della N.U.>>. Stella poi rimprovera Ciotoli e i suoi di aver caricato i contribuenti di altri 400 mila euro l’anno di spese per non aver voluto utilizzare il personale assunto tra gli ex LSU (lavoratori socialmente utili) nella raccolta dei rifiuti, scegliendo invece di appaltare all’esterno tale servizio. E poi, la raccolta differenziata: Stella scrive di aver avuto i dati dagli uffici di Palazzo Antonelli. Ceccano raccoglie il 3% in maniera differenziata: Napoli è già al 10 per cento, sottolinea impietoso Stella, mettendo in evidenza come Ceccano sia a questo proposito agli ultimi posti tra i comuni italiani, costringendo il bilancio comunale ad un impegno straordinario nella raccolta dei rifiuti, senza che ci sia alcun beneficio per l’ambiente.

Ecco il testo integrale della  interrogazione di Stella

Oggetto: 1.900.000 euro all’anno per la raccolta R.S.U.. Tanti sperperi per un servizio pessimo.  Differenziata anno zero. Ecco le prove.

Il costo complessivo annuale della raccolta dei rifiuti solidi urbani nella nostra città costa mediamente ogni anno quasi 2 milioni di euro. Una somma stratosferica così suddivisa: 1) costo del personale (n. 15 dipendenti) euro 450.000 ; 2) costo dello smaltimento euro 1.050.000; 3) costo dell’appalto esterno per la raccolta del 95% dei cassonetti sparsi sul territorio euro 400.000.
Nel marzo scorso il consiglio comunale approvò per rientrare nella parità contabile un bilancio che prevedeva 300.000 mila euro in meno nel capitolo nettezza urbana. Il fatto non passò inosservato, tanto che denunciai immediatamente che le risorse economiche previste non consentivano di arrivare alla fine dell’anno. E così è stato. Infatti nel riequilibrio di bilancio in votazione in questi gg. sono riapparsi come per incanto i 300.000 mila euro sottratti a marzo 2008. I soliti giochetti contabili di un bilancio  drogato e viziato da entrate virtuali messe solo per nascondere i buchi.
La raccolta dei rifiuti a Ceccano si può definire da terzo mondo guardando i cassonetti sparsi sul territorio ed  i ritardi con cui si sta portando avanti la raccolta differenziata. Andiamo per gradi.
Sul nostro territorio ci sono n. 540 cassonetti vecchi e indecenti per una città che il Sindaco ha avuto l’azzardo di paragonare a qualche centro Toscano (bontà sua). Sono tutti  disastrati e senza coperchio, e quando piove assorbono tanta acqua e  tanto peso in più per lo smaltimento dei rifiuti. Smaltimento pagato a peso d’oro presso il centro di raccolta competente. Allora mettiamo che piova per 40 gg. all’anno. Il peso giornaliero dei rifiuti aumenta a mio parere, non del 5% come azzardato da qualcuno, ma almeno del 20/30 % a causa della mancanza dei coperchi dai cassonetti. Questo peso in più dovuto alla negligenza di chi non sa amministrare e difendere i soldi pubblici, costa alla comunità ogni anno migliaia di euro in più .
Questo è il primo degli sperperi più evidenti che affliggono il servizio della N.U.. Ma purtroppo non è il solo. Infatti l’altro clamoroso sperpero ben più maggiore in termini economici riguarda l’appalto alle ditte esterne della raccolta di 500 cassonetti sul territorio. Solo i restanti 40 sono di appannaggio comunale.
Tale appalto ci costa ogni anno 400.000 euro che potevano essere benissimo risparmiati ai cittadini. Come? E’ presto detto! Nel dicembre 2003 l’esecutivo guidato da Ciotoli con l’appoggio di qualche furbetto del cento destra, assunse 33 operai ex LSU proprio con la motivazione di potenziare i servizi comunali , in modo particolare il settore N.U. C’è un verbale della conferenza dei capigruppo dell’ottobre 2003 che decise il tutto, che è emblematico in tal senso. Ma del potenziamento non risulta traccia . Tanto è che  Ciotole e Co. nel 2004, invece di inserire i nuovi operai nel servizio N.U. per renderlo più efficiente e meno oneroso per le tasche dei cittadini, dal cilindro tirò fuori l’appalto del servizio e l’affidamento al privato con relativo costo aggiuntivo di 300/400 mila euro in più ogni anno. Una vera furbata clientelare per accattivarsi il consenso dei nuovi assunti, ma un vero disastro contabile per le  casse comunali, atteso il doppio costo annuale dell’operazione. Praticamente i nuovi assunti ci costano 500 mila euro all’anno, che aggiunti al costo della privatizzazione del servizio raccolta R.S.U., pari ad euro 400 mila annuali, si arriva al botto di circa 1 milione di euro. Invece proprio l’assunzione dei 33 operai poteva essere il volano per ammortizzare il loro stipendio con il potenziamento del servizio pubblico della N.U, anche passandoli se necessario, da part time a full time.
Di questo andazzo ho informato più volte i colleghi tutti, ma nessuno ha inteso in questi anni prendere carta e penna per denunciare tali sperperi. Un dilettantismo contabile condito da un clientelismo sfrenato che pagheranno i cittadini nei prossimi decenni.  RACCOLTA DIFFERENZIATA.   ANNO ZERO.
Da dati in mio possesso raccolti presso l’ufficio comunale competente, ho rilevato un dato clamoroso e vergognoso per la nostra città. La raccolta differenziata oggi a Ceccano è solo del 3% e viene attuata attraverso i cassonetti per la raccolta di carta, vetro, plastica, ecc. Atteso che anche a Napoli, ormai la raccolta differenziata ha raggiunto il 10%, il suo esecutivo egregio Sindaco ne esce con le ossa rotte e con un’immagine pubblica che rasenta un vero e proprio scandalo. Se solo avesse investito i 400 mila euro di mutuo ottenuto  lo scorso anno per asfaltare 50 stradine pubbliche e private,( spesso per le zone amiche che poi si sono tramutate in migliaia di voti), per lanciare la raccolta differenziata almeno sul 30% del territorio, oggi Ceccano potrebbe somigliare seppur lontanamente alle città del nord Italia.
Ma di cultura ambientale Ella come i suoi colleghi di maggioranza, più volte ha dimostrato di esserne carente, atteso i tanti atti votati in consiglio contro l’ambiente.
Se io fossi al Suo posto, sistemerei immediatamente su metà del territorio(zone extra urbane) gli attuali cassonetti fatiscenti. Nell’altra metà del territorio, (zona urbana), per motivi pratici e tecnici e di minor costo, inizierei la raccolta differenziata , porta a porta, eliminando i cassonetti e fornendo ad ogni famiglia i sacchi colorati per ogni rifiuto compreso l’umido, chiamati MATER B perchè bio degradabili . Dopo poco tempo, il costo dei rifiuti da smaltire in discarica dimezzerebbe in modo tale da ammortizzare il costo della nuova raccolta differenziata ed i cittadini verrebbero coinvolti in un processo ambientale e sociale diventandone di fattoi protagonisti. Dopo qualche tempo, acquisiti i risultati positivi delle zone urbane, estenderei il progetto in tutte le restanti zone di Ceccano .
Ma purtroppo i cittadini non mi hanno consentito di fare il Sindaco. E tale proposta posso solo inoltrarla all’esecutivo guidato dalla S.V.. Ho i miei dubbi che riuscirete a cogliere questa mia proposta, tesa ad eliminare sperperi senza senso e a ridare dignità ad una città che è sempre più avvolta nel porto delle nebbie, con un nuovo  modo di amministrare il denaro pubblico.
Un giorno non lontano, i vostri gravi errori gestionali e sociali, verranno pagati dai nostri figli sia in termini economici che contabili. Cercate almeno di arginare quanto di dannoso fatto fino ad ora, attivando le suddette proposte, che sicuramente in partenza non incontreranno il favore della maggioranza della comunità, da sempre poco  attenta e svogliata sulle tematiche ambientali. Perchè se fosse vero il contrario, non ci sareste di certo voi ad amministrare la città. Distinti saluti
Ceccano 01/10/08             Il Consigliere Comunale     Stella Angelino


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