CECCANO _ Differenziata al palo: settembre è ormai trascorso senza che nulla sia cambiato. I cassonetti sono mal messi, dispersi sul territorio, attorniati da cumuli di rifiuti. La raccolta è effettuata in tempi non più adeguati alla quantità di materiali che pure i cittadino portano ai cassonetti, convinti di star a compiere un’opera meritoria. Così accade che a fianco dei cassonetti ci siamo sempre sacchi di bottiglie di plastica e vetro, cartoni, buste con i giornali. E tutto questo mentre nel parcheggio comunale dell’ex Cartiera Savoni sono ben allineati diversi cassonetti per la raccolta differenziata che non vengono utilizzati. L’assessore al ramo aveva assicurato i cittadini che tutto sarebbe partito a settembre: da nostre informazioni risulta invece che la cosa sarebbe ancora in alto mare. Ceccano rischia così di diventare uno degli ultimi com8uni in Italia, sul fronte della differenziazione dei rifiuti al momento della raccolta. Eppure proprio la cittadina fabraterna dieci anni fa era all’avanguardia, con concorsi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, quantitativi di raccolta sicuramente superiori alla maggioranza dei comuni in Italia. Poi tutto è finito: attualmente il comune raccoglie l’1-2 per cento di rifiuti in modo differenziato. Tutto il resto va alla discarica, con grave nocumento sia per l’ambiente, che per le economie cittadine e nazionali. Nel programma elettorale dei sindaco Ciotoli, al punto n. 8 si leggeva: predisposizione di un sistema di raccolta differenziata porta a porta ed attivazione di un servizio di raccolta differenziata per i residui di potatura e taglio erba; ottimizzazione del sistema di raccolta con il coinvolgimento della cittadinanza anche con incentivi per realizzare una politica di riduzione dei costi di gestione. Tutto ancora fermo.
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