CECCANO – C’è anche la cittadina fabraterna nel distretto agro energetico della Valle dei Latini. Lo comunica l’amministrazione Ciotoli che si dà il merito di essere riuscita a porre riparo all’estromissione di Ceccano dai provvedimenti in favore del territorio chiamato Valle dei Latini. Si tratta della recente invenzione della Regione Lazio, per controbattere in qualche maniera il crollo di immagine del territorio dell’alta Valle del Sacco, dopo la vicenda delle mucche trovate morte lungo il corso del fiume, segnale ultimo e definitivo del drammatico livello di inquinamento raggiunto dall’ecosistema del territorio compreso tra la parte meridionale della provincia di Roma e quella settentrionale di Frosinone. Così nacque l’idea di rivalutare da subito l’area cambiandole intanto il nome e chiamandola Valle dei Latini, contando sull’ignoranza dei più che non sanno che in questo territorio non hanno mai vissuto i Latini. Ma si dicono tante stupidaggini, una più, una meno, poco male. Nel territorio furono inserite tutte le città il cui territorio è attraversato dal fiume Sacco ma ne fu esclusa, inspiegabilmente, Ceccano che è l’unica ad avere il fiume nel centro urbano. Ora l’esclusione è terminata. Nel comunicato stampa del sindaco Ciotoli si legge che <<la città di Ceccano è stata inserita nel distretto agro energetico Valle dei Latini, volto al recupero dei territori contaminati dall’azione dello stesso fiume Sacco ed alla riconversione delle colture in esso attuabili>>. In tal modo il Ministero dell’Ambiente, della Tutela della Terra e del Mare, determinando la stessa area come Sito di Interesse Nazionale, ha assunto l’impegno di procedere alla caratterizzazione delle aree agricole e/o riparali ricadenti nel distretto Valle dei Latini, portando a compimento un’attenta e particolareggiata analisi dello stato dei suoli e dell’eventuale inquinamento in esso presente. <<Si tratta dunque di un risultato fondamentale per l’Amministrazione comunale – si legge ancora nel comunicato – che si è fatta garante dei diritti della cittadinanza ceccanese e comprensoriale per troppe volte lesi dall’azione criminale di quanti inquinano il corso del Fiume Sacco, a danno del paesaggio e della salute>>.
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