CECCANO _ Tac nuova ma sottoutilizzata: l’ennesimo caso di cattiva organizzazione della sanità l’ha denunciato il sindaco della cittadina fabraterna, Antonio Ciotoli, riferendosi all’impianto radiologico installato a Ceccano nello scorso ottobre. E non c’è andato per il sottile: quando c’è stata l’inaugurazione, ha detto Ciotoli nel momento conclusivo della fiaccolata di protesta contro il depotenziamento del S. Maria della Pietà, ho visto qui una sfilata di assessori regionali. Oggi, ha proseguito il sindaco, si parla di trasferire il prezioso macchinario nell’ospedale di Frosinone. Come è possibile, si è chiesto Ciotoli, che a Cassino, in una clinica privata, la Tac lavori a pieno ritmo fino alle 11 di sera, e qui a Ceccano sia soltanto a mezzo servizio? La Tac di ultima generazione fu inaugurata alla fine dello scorso mese di ottobre. Si tratta del più sofisticato degli apparati di questo genere presente nella Regione Lazio. Ce n’è un altro soltanto a Tor Vergata. Al momento dell’inaugurazione, erano presenti gli assessori regionali Augusto Battaglia (sanità), Francesco De Angelis (piccola e media impresa), Anna Salome Coppotelli (politiche sociali). C’erano inoltre il direttore generale dell’Asl di Frosinone Zotti. Le caratteristiche della nuova apparecchiatura furono presentate dal dott. Malpassini, radiologo, che ora invece viene trasferito ad altro ospedale. Secondo Ciotoli la vicenda della Tac sarebbe la prova evidente della presa in giro consumata ai danni di tutti i Ceccanesi e del S. Maria della Pietà. A suo dire, fin dall’inizio ci sarebbe stata la volontà della Asl di Frosinone di non far funzionare la nuova apparecchiatura installata a Ceccano per trasferirla a Frosinone e rendere così ancor meno efficiente l’ospedale fabraterno. In effetti se si va a scorrere la storia dell’ospedale di Ceccano in questi 11 anni, da quel 25 aprile del 1997 quando crollò il solaio di un’ala del vecchio nosocomio di via Roma, si noterebbero tante contraddizioni. Da una parte un poderoso intervento finanziario della Regione Lazio nel ristrutturare il grande edificio del S. Maria della Pietà, il più moderno della provincia di Frosinone, dall’altro il progressivo depotenziamento dei servizi medici e chirurgici, ridotti ormai al lumicino. Così a Ceccano c’è un ospedale nuovo inutilizzato con l’edificio messo a norma, due sale operatorie, impianti totalmente ristrutturati: a 9 chilometri c’è il fatiscente ospedale di Frosinone con spazi risicati e impianti da ristrutturare completamente. Se questa si chiama programmazione sanitaria.
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