Il 10 giugno 1924, 100 anni fa, il deputato Giacomo Matteotti, segretario del partito socialista unitario, viene rapito a Roma, da alcuni elementi della polizia segreta fascista, la famigerata Ceka, caricato a forza su un’auto e ucciso a pugnalate. Il cadavere, seppellito in una fossa in località Quartarella, a pochi chilometri da Roma, viene trovato due mesi dopo. Dieci giorni prima di venire ucciso, Matteotti aveva pronunciato in Parlamento una durissima requisitoria contro le violenze fasciste. Il duce avrebbe poi rivendicato la responsabilità politica dell’omicidio. 16 anni dopo, nello stesso giorno, il 10 giugno 1940, Mussolini trascinava l’Italia nella II Guerra Mondiale con il suo spaventoso carico di lutti e di distruzione.
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