La liturgia cattolica invita tutti i cristiani a dedicare l’ultimo giorno dell’anno al ringraziamento: il tradizionale canto del Te Deum risuonerà il 31 sera in tutte le chiese del mondo. Si ringrazia Dio per tutti i doni che spesso non consideriamo: la vita, la salute, la vista, la pace, le comodità, il benessere, il riscaldamento, l’educazione, la libertà, l’istruzione…
Ma dovremmo aggiungere qualche altro grazie: grazie a chi ci fa un sorriso, a chi ci saluta, a chi ci fa parcheggiare comodamente, a chi toglie la borsa dal sedile del treno e ci fa sedere. Grazie a chi non butta le cicche per terra, a chi sta attento a non sprecare l’acqua, a chi non usa la macchina quando può evitare. Grazie a chi non butta i rifiuti per strada, a chi non fionda i sacchi dell’immondizia per ogni dove, a chi fa la raccolta differenziata per bene. Grazie a chi studia per il proprio futuro e per quello del nostro paese, grazie a chi fa bene il proprio lavoro. Grazie a chi progetta bene le strade e i ponti, a chi inventa nuove tecnologie per farci vivere meglio. Grazie ai medici che spendono la loro vita per curare i pazienti, grazie agli avvocati che difendono con cura i loro clienti. Grazie a chi ci fa arrivare il gas, l’elettricità, l’acqua. Grazie a chi si prende cura… Grazie, di cuore
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